L'ho fatto tra le sue mani e, persino usato la mia canzone
con voce del gatto di lei che poi si capisce come sanno godere. E sanno godere di
questa libertà di parola e non solo di movimento dettato dal gatto o rumore del
culo sfiatando preoccupazioni illesi. Vi dico che tutti potete cantare, l'ho
fatto io! Quindi non preoccupatevi di fare altro ; perché tutti lo vogliono
smuovere cacando ... dicendo che sono
nel bagno a fare pupù. Invece si scrive sotto dettatura tra quella voce di
gatto e la mia che tra l'altro vogliono solo godere. A farsi male da muoversi
da soli e possono portare oggi quello che già ieri faceva la differenza tra
monache e preti. Al centro della città ci sta sempre una figlia di lui gattone;
Che: con il culo ha detto sempre sì sfiatava è vero con il trombone che era
fresco, il suono. E che il prete non aveva mai suonato in compagnia di chi ha avuto
tanta malvagità e debolezze da ripetere, le donne, gli uomini peccato di questo
piacevole male. E lui, non l'ha mai, voluto fare prima che la libertà di
coscienza prendesse il sopravvento sul carme onesto. Ora lui mette il discorso
nelle vostre mani; e con voce solitaria canta a ripetere del quanto scorretto ma bello sapersi toccare
seppur negando a me stesso Dio lo sa come si gode ricevendo il libero arbitrio
con la libertà di oggi il mondo dei preti più che sacerdoti e monachelle ci si può
avventurare nel peccato portando differenze nel centro di questa città. Che
oggi canta a sentire la stessa voglia di farlo daccapo.
E, sentire la stessa voce,
possibile utilizzarla
prestandola a lui lei un canto
tra asini e gatti; in questa libertà di voce
che gatto sarebbe se non vivesse in città ma in una giungla!
Che piano ambientale da rifare ma contento
di sentire la via vera poesia
che dialoga tra gli ostacoli.
La gente
non sa perché
c'è dominio tra questi scemi
promozionali americani intervallati
con queste parole.
Può sentir la stessa voce, sapendo
di avere l'orecchio umano
che ha
e che può sentire bene;
tutto è possibile utilizzare persino il buon gatto personale
simile a tante
parole
chiamate con il proprio nome, perché:
io canto al movimento
di gioco ucciso dagli umani